Arrivata in Italia una paziente libica nell’ambito di un intervento di aiuto umanitario della Cooperazione Italiana

È atterrata oggi, accompagnata dal padre all’aeroporto di Roma Fiumicino, una giovane paziente libica, che riceverà le cure presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (OPBG) nell’ambito di un progetto umanitario destinato a minori libici affetti da patologie onco-ematologiche, finanziato dalla Cooperazione Italiana e attuato tramite un accordo fra l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e l’Ospedale. La ragazza, affetta […]

Date:

16 Marzo 2022

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È atterrata oggi, accompagnata dal padre all’aeroporto di Roma Fiumicino, una giovane paziente libica, che riceverà le cure presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (OPBG) nell’ambito di un progetto umanitario destinato a minori libici affetti da patologie onco-ematologiche, finanziato dalla Cooperazione Italiana e attuato tramite un accordo fra l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e l’Ospedale.

La ragazza, affetta da una patologia del sangue non ancora chiaramente identificata, sarà trasportata con mezzo adeguato alla sua condizione clinica verso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, dove intraprenderà un primo ciclo di analisi mediche, non altrimenti realizzabile in Libia, finalizzato ad identificare le cause della patologia e a tracciare un percorso di cure adeguato. Nelle prossime settimane e durante la sua intera permanenza in Italia, l’Ospedale provvederà a pianificare e stabilire percorsi clinici e terapeutici ad hoc, oltre che fornire tutta la necessaria assistenza alla giovane adolescente anche sotto il profilo dell’educazione e psico-sociale

Nell’ambito dello stesso progetto sono stati già presi in cura ad oggi 11 minori, ricevendo anche – laddove necessario – un trapianto di midollo. Di questi 11 bambini, 4 hanno completato con successo il percorso di cura e sono potuti rientrare in Libia. Oltre alle cure sanitarie, il progetto prevede la possibilità per i bambini di frequentare percorsi scolastici adeguati alle loro competenze, oltre che ricevere assistenza sociale e psicologica – rivolta anche ai loro accompagnatori -, grazie al coinvolgimento di mediatori culturali di lingua araba, al fine di facilitare una corretta comunicazione con il personale della struttura sanitaria.

Ultimo aggiornamento: 16/10/2023, 16:08

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